Cavalieri di Pendragon 07

appena dietro il paravento

 

preludio a Abissi di Dolore

 

intanto

 

Luna Satyr-9, alto gerarca nazista di Terra 123 (e non solo, perché da quando ha scoperto il viaggio fra i mondi si è creata vie di fuga in altre terre) guarda con sguardo freddo e spassionato il capo del triunvirato che si avvia alla battaglia seguito dalle sue Furie.

Non si è neppure offerta di accompagnarlo.

Non sono questi i piani del triunvirato e non sono i suoi.

Ha pochi dubbi sull'esito dello scontro ma sa che può approfittarne.

Johann il teschio sarà occupato per l'intera giornata e l'uso delle Furie, anche di questo modello perfezionato, richiede la supervisione degli scienziati dell'AIM.

Basterebbe uno sgherro qualunque, ma lo Scienziato Supremo è la paranoia incarnata e non lascerebbe la sua arma principale nelle mani di qualcuno.

Non dopo il fallimento del primo contingente.

Un segnale, un suono simile al rimbalzo di un bullone su una trave d'acciaio, comunica che il segnale video è sul suo comunicatore.

I suoi agenti stanno operando come preventivato.

Accende il congegno, il video è diviso in due parti, una mostra il teschio l'altra lo Scienziato Supremo.

Tocca lo Scienziato, che riempie i tre quarti dello schermo, lasciando al teschio un minuscolo quadratino in basso a destra.

Alla sinistra dello Scienziato un megaschermo proietta la stessa immagine del teschio.

Luna si siede con un libro, accende lo schermo sulla sua console, toglie l'audio ed inizia a leggere, buttando, di tanto in tanto, un occhio alla battaglia.

O meglio, questo è ciò che fa la simulazione che ha attivato accendendo la console.

Lei, invisibile all'intero sistema di sicurezza della base, si appresta ad uscire dalla stanza.

Fuori dalla porta c'è un soldato dell'AIM, segno che anche lo Scienziato approfitta dell'assenza del teschio per guadagnare posizioni.

Il cadavere è nella stanza prima ancora che il sangue inizi ad uscire dalla gola tagliata.

La sottovalutano perché è una donna.

Lo sa ed è decisa ad approfittare del vantaggio che questo atteggiamento le procura.

I pregiudizi sono debolezze, questi sciocchi maschi non hanno imparato nulla dalla sconfitta del Führer.

Raggiunge quello che dovrebbe essere il suo quartier generale per l'operazione.

Trova i suoi uomini decimati, ma l'intera squadra AIM eliminata.

Sarà una battaglia campale, dunque.

Non è inaspettato ma creerà problemi col teschio, quando rientrerà.

Se non altro può far passare lo Scienziato per l'aggressore, il cadavere nella sua stanza lo dimostra.

Butta un occhio alla battaglia del teschio. Crociato X viene scagliato fuori dalla calca, vola per parecchi metri poi attera duramente, semi-cosciente.

Un rapido raccordo con le altre squadre e si fa il punto della situazione.

Lo Scienziato non dà segno di essere aggiornato, ma i fatti dicono altrimenti.

Del resto lei non è arrivata in questa posizione fidandosi di qualcuno.

Lo sa bene il suo penultimo luogotenente.

Anzi, non sa più nulla né può sapere nulla. Che è quello che si meritano tutti i traditori.

Un giorno, quando avrà scoperto come separare la pietra dal teschio, si porrà il problema della scalata dell'Hydra.

Per il momento l'AIM dovrà bastare.

L'attuale Scienziato Supremo è una delusione e non si sa bene a chi debba la sua fedeltà. Johann non farà grandi obiezioni se lei lo rimuove prendendone il posto.

In fondo è lei che ha rischiato la pelle per procurarsi la tecnologia delle Furie e sarebbe riuscita a svilupparla prima e meglio di quell'incapace che è riuscito a perdere quasi tutte le loro forze tra i mondi.

Una dozzina di Furie sono una forza formidabile.

Qualche centinaio inarrestabile.

Inutile recriminare. La forza inarrestabile è scatenata fra i mondi, a spese di chissà chi.

Non sarà lei a piangerli.

Ormai la vittoria è affidata alle capacità tattiche del teschio, alla sua armatura adattoide, creazione dello Scienziato Supremo, e alle poche Furie rimaste.

Per il resto questi nazisti americani non sono degni di dirsi ariani.

Minnesota, Iowa, Illinois, Missouri, Arkansas. Hanno lasciato alle loro terre i nomi dei mongoli cui le hanno strappate.

E si dicono ariani.

Ad ovest mongoli, ebrei e latini tengono loro testa. Ad est l'impero non è stato mai scacciato, tengono a malapena una stretta striscia di terra, infestata da razze inferiori.

- Io li odio i nazisti dell'Illinois. - pensa

Entrano nel laboratorio sparando, solo per trovarvi degli automi.

Luna salta fuori dalla porta appena in tempo. Bombe termiche esplodono uccidendo tutti gli uomini che erano entrati e quelli davanti alla porta aperta. Il calore danneggia i muri stessi.

Una trappola prevedibile, doveva aspettarsela e non rischiare.

Ma non può farsi vedere timorosa dai suoi sottoposti.

Lungo il corridoio arrivano altri automi, accompagnati da pochi soldati dell'AIM ancora fedeli allo Scienziato (ma non veri soldati, gli uomini dello Scienziato Supremo non sono veri soldati tanto quanto non sono veri ariani).

La battaglia è breve, gli automi dello Scienziato, quelli realizzati senza la tecnologia delle Furie, sono mediocri.

La battaglia infuria e i suoi uomini guadagnano posizione su posizione, rallentati più dalla necessità di controllare ogni stanza dell'istallazione per assicurarsi che non restino superstiti, che dalla resistenza vera e propria.

L'obiettivo non è in discussione, appurato che la sala comandi principale è stata sacrificata per la trappola, lo scienziato e i suoi sgherri non possono che guidare le operazioni dall'area riservata.

Un rapido sguardo al piccolo schermo al polso.

Un piccolo gruppo di eroi si appresta a vendere cara la pelle, circondati da pessime imitazioni di un mostro che da solo è riuscito a ripulire il suo mondo d’origine da ogni super-umano, per poi sconfiggere un doppione onnipotente del suo creatore.

La vittoria sul fronte esterno è vicina, ora bisogna pensare a quello interno.

Una rapida scaramuccia per mettere fuori gioco le guardie. Una rapida intrusione nel sistema per eliminare la sorveglianza e una rapida applicazione di laser industriale per tagliare le porte blindate e i suoi uomini sono all'interno.

L'ennesima trappola. Questa volta disarmante nella sua semplicità. I robot sono rimpiazzabili, gli uomini no.

La battaglia, in realtà, va avanti a lungo in un estenuante stallo.

Ad un certo punto uno sguardo allo schermo grande mostra che anche la battaglia sull'altro fronte non va come sperato.

Meggan acquisisce massa, i suoi capelli sembrano fiamma vivente. Investe il teschio con una potenza devastante. L'onda d'urto interrompe per un istante la battaglia, scagliando a terra buona parte dei due eserciti. Lei resta a terra, Johann, faticosamente, si rialza.

Il vantaggio rincuora gli agenti dell'AIM, i robot continuano meccanicamente a fare la loro parte.

Le forze di Satyr-9 avanzano, ma a caro prezzo.

Arrivano fuori dalla sala principale e sfondano la porta.

Si trovano davanti buona parte delle forze umane dello Scienziato Supremo. È troppo tardi per battere in ritirata, le porte si chiudono alle loro spalle e lo sullo schermo Kate McClellan si getta nella mischia, imprecando o pregando, il sonoro non è così buono da capirlo.

Il suo corpo sembra più massiccio, più muscoloso e in un qualche modo luminoso, quasi come se l'aura fosse visibile. Quasi, non realmente.

Afferra il moncone della spada rimasta infissa nel corpo del teschio come se non fosse neppure affilata e tende il suo corpo allo spasmo. La lama si rompe, ma la gemma è scostata di poco. Infila le dita nella frattura e usa ancora più forza, i tendini visibilmente al limite, i muscoli gonfi. Con uno schianto liquido la gemma rimane nelle sue mani per qualche secondo, prima di dissolversi in una nebbia rossiccia.

La scena ha bloccato tutti col fiato sospeso.

Non un respiro, figurarsi uno sparo per un tempo apparentemente eterno, mentre il loro capo immortale vive il suo ultimo attimo.

Il silenzio viene rotto da una risata, malata, quasi sarcastica.

- Sembra che il nostro piccolo diverbio debba concludersi in una guerra di successione. Sei stata imprudente mia cara. -

Il suono di uno sparo e lo Scienziato cade a terra, la testa fracassata, cavi e scintille.

La mossa risolutiva non funziona, le forze dello Scienziato rispondono al fuoco, forti della loro superiorità numerica. È una esecuzione. Resta in piedi solo Luna Satyr-9, ferita al braccio che teneva la pistola.

L'androide più vicino a quello che non era lo Scienziato Supremo si afferra la testa che con uno strappo si stacca.

Luna, sotto la minaccia delle armi delle forze dello Scienziato, vede il suo nemico spuntare da dentro il robot, rabbiosa per aver abboccato ad un espediente così semplice.

Lo Scienziato Supremo si toglie il costume da robot e indossa la sua divisa. Intanto parla.

- Non illuderti, non pianificare. Ho voluto lasciarti in vita perché capissi, ma soprattutto perché lo capissero coloro che assistono alla tua sconfitta, che non hai mai avuto una possibilità.

Ero a conoscenza del tuo piano prima di te. Anche se definirlo un piano è una bestialità.

Ora morirai e io diverrò il capo dell'Hydra, oltre che dell'AIM. E la bestialità del triunvirato cesserà, perché, come è giusto, può esservi un solo Führer. -

Si infila il casco, allunga la mano per prendere la pistola.

Il soffitto si arroventa fino a calor bianco e svanisce.

Sospesi nel cielo MarvelMan e Meggan planano lentamente verso la stanza.

Crociato X balza all'interno e comincia a stendere a colpi di mazza chiunque non è abbastanza svelto ad arrendersi.

Quando la breve battaglia è conclusa Luna Satyr-9 e lo Scienziato Supremo sono svaniti fra i mondi.

 

Il limbo è un territorio strano, indeterminato, apparentemente una sconfinata distesa nebbiosa che di tanto in tanto, in piccoli luoghi, assume una qualche vaga coerenza.

Usare riferimenti spazio-temporali, per definirla, è però estremamente fuorviante. Tempo e spazio, nel limbo, sono fluidi in maniera assoluta.

È forse per questo che il castello di Belasco è ancora in piedi, anche se lui non è più il signore di questo regno, ed è abitato dal suo padrone, anche se questi si nasconde.

Nel limbo queste non sono contraddizioni.

Lo Scienziato Supremo dell'AIM sta tremante in ginocchio di fronte al suo padrone. Gigantesco, massiccio, alto più di due metri e mezzo, capelli rossi che incorniciano due piccole corna che spuntano dalla fronte, Belasco è temibile anche se indossa una specie di toga da film mitologico di serie b. Rossa.

Temibili sono soprattutto i suoi occhi, impossibili da fissare.

- Asilo. Perché dovrei darti asilo? Di che utilità puoi essermi? Vuoi servirmi bevande ai banchetti? Tu mi eri utile nel tuo laboratorio. Rappresentavi un'utile distrazione e una ancora più utile alterativa.

Il mio regno, questo mondo, è infestato di nanotecnologia, resistente, testarda, indipendente. Difficile da dominare con la magia. Qui a cosa puoi servirmi? -

- Ho portato con me delle colonie di nanoadattoidi e anche una di derivazione dalla Furia. La colonia originaria da cui ho iniziato tutte le mie ricerche. Mi basta un laboratorio. -

- Non funziona così nel limbo. Le cose non sono così facili. Ma pensandoci bene a qualcosa puoi ancora servire e in un qualche modo continuare le tue ricerche... - Belasco batte le mani tre volte – S'ym? -

Con uno sbuffo di fumo multicolore un gigantesco oritteropo antropomorfo di quasi tre metri d'altezza, grigio-rossiccio con un corno a mo' di ciuffo e che indossa solo un gilet nero compare davanti a Belasco. Toglie un sigaro puzzolente dalla bocca e investe il mago con uno sbuffo di fummo denso ed oleoso.

- Io non sono al tuo servizio, mago. -

- E non lo sei mai stato, anche se un tempo ti piaceva fingere il contrario ed io ero in grado di farti comportare come se fosse vero. Ma ho un gioco divertente da proporti. Questo mio schiavo – indica lo scienziato Supremo – ha con se delle colonie di nanomacchine. Se tu fossi in grado di mettere le mani su una di quelle che infestano il limbo potremo divertirci ad osservare come le gestisce. -

S'ym afferra lo Scienziato che cerca inutilmente di scappare

- Perché no? - dice.

Le urla continuano a lungo.

 

 

Continua su altre serie

 

Molte trame aperte, alla fine di questa serie. Del resto funge da preludio. Rivedremo alcuni dei personaggi fuggiti nella trama Abissi di Dolore, non si comporteranno in maniera più intelligente. I servi non lo fanno mai.

Lascio inoltre la serie, alcune delle trame verranno concluse in agent of W.H.O. (?), per la quale non servono i personaggi principali di questa serie, meglio, quindi, metterli a disposizione di chi voglia usarli.

A presto.